Argomento di grandissima attualità, soprattutto a fine anno, è la detrazione fiscale per la ristrutturazione.
On line si trovano moltissimi i tutorial che spiegano come e cosa fare e sono moltissimi i professionisti che se ne occupano.
Ma facciamo un po’ chiarezza sull’argomento.
La detrazione fiscale viene maturata in tantissimi modi. In questo articolo ci occuperemo di chi ha effettuato dei lavori di ristrutturazione che abbiano aumentato l’efficienza energetica dell’abitazione.
Questo vuol dire che sono stati cambiati gli infissi, è stato ammodernato l’impianto di riscaldamento, installato il fotovoltaico o messo il cappotto termico sui muri.
Questi interventi hanno migliorato l’efficienza dell’edificio che avrà bisogno di meno energia per essere riscaldata e manterrà più a lungo il calore ottenuto. L’energia risparmiata può essere calcolata in barili di combustibile fossile che non avete consumato in un anno. Questo risparmio corrisponde ad un sensibile diminuzione del costo della bolletta, che godrete fino a che i materiali che avete messo nella vostra casa non diventeranno obsoleti.
Ma il risparmio che maturerete varrà davvero il costo dell’investimento che avete fatto?
Per rispondere a questa domanda sarebbe necessario considerare tutte le caratteristiche della vostra abitazione ed effettuare un audit energetico accurato.
Esistono varie procedure di stima per il calcolo, ma per evitare di farlo e per dare un risparmio immediato a chi ha intenzione di ammodernare casa, l’ Art. 16-bis del Dpr 917/86 del Testo Unico sulle imposte sui redditi ha introdotto la possibilità di detrarre una percentuale delle spese sostenute dagli oneri Irpef. Il Decreto Legge n°201/2011 ha reso permanente la detrazione e altri provvedimenti hanno prorogato la detrazione cambiando di volta in volta la percentuale e la tipologia delle spese detraibili.
Attualmente la detrazione è del 65% delle spese effettuate entro il 31 dicembre 2016 e l’ammontare non può superare l’importo di 96.000 €.
Come si fa ad usufruire della detrazione?
E’ molto semplice. Basta iscriversi come utente al sito finanziaria2016.enea.it. Seguire la procedura che identifica il luogo dell’intervento, il committente, la tipologia dell’intervento (con le caratteristiche specifiche dello stesso), le caratteristiche dell’immobile e la tipologia di riscaldamento dello stesso. Successivamente si dovranno inserire le fatture pagate per i materiali, il lavoro effettuato e la parcella del tecnico che vi ha seguito le pratiche.
Chiudere la pratica, stampare tutto, firmarlo in originale e conservarlo assieme alle fatture, i bonifici e tutti i documenti specificati nella guida.
La richiesta di detrazione deve essere effettuata entro 90 giorni dalla data di chiusura dei lavori e la detrazione sarà effettuata sulla quota Irpef dell’intestatario della pratica.
Se ci sono più soggetti che hanno effettuato la ristrutturazione (ad esempio se siamo in un condominio) la detrazione sarà ripartita tra tutti.
La detrazione così maturata sarà suddivisa in 5 – 8 o 10 anni, in base alla tipologia dell’intervento effettuato e la quota deducibile sarà ripartita per tutti gli anni indicati.
Così facendo si andrà a risparmiare sia sulla quota dell’energia, che sulle tasse da pagare a fine anno. Alla fine è un bel risparmio. Se poi si installa un fotovoltaico, si può anche arrivare a rivendere al gestore della corrente elettrica una parte dell’energia che producete con il vostro impianto e che non consumate.
Così facendo arriverete ad avere un guadagno sulla vostra bolletta e non una spesa.
E’ necessario provvedere ad un ammodernamento del nostro patrimonio edilizio ed è indispensabile rendere questo più efficiente energeticamente. Se si riesce a recuperare già da subito una quota dell’investimento effettuato si riesce anche ad affrontare con maggior sicurezza il peso economico che questo comporta.
Vi lascio il link del sito dell’Agenzia delle Entrate qualora voleste approfondire qualche aspetto.
Geol. Daniela De Angelis